COME È NATO?

Genesi del lavoro 

Da tempo stavo pensando di realizzare una raccolta di brani natalizi.

Non che non avessi mai praticato quel repertorio, anzi! Le recite natalizie dei figli a scuola, gli impegni con vari cori liturgici, tutta una serie di spettacoli (Christmas is coming, La Stella com'era) e i concerti denominati In questa notte splendida mi avevano reso negli anni il vasto repertorio natalizio più che familiare.

Tuttavia, facendo un po' di ricerche, mi sono imbattuto in una Novena di Natale pubblicata dalle suore trappiste del Monastero di Vitorchiano, vicino a Viterbo.
In questo agile "Sussidio di preghiere per accogliere Gesù che viene" sono riportate le antichissime Antifone maggiori dell'Avvento, conosciute anche come Antifone "O", perché iniziano tutte con questa invocazione. Ognuna delle antifone è poi dedicata ad un diverso attributo del Salvatore, menzionando alcuni dei titoli con cui il Messia viene annunciato nelle Sacre Scritture. Questi antichi componimenti sono cantati come antifone del Magnificat nei vespri oppure come versetto alleluiatico del Vangelo nella Messa delle ferie maggiori dell'Avvento, dal 17 al 23 dicembre.

Ecco le 7 invocazioni, con relativa traduzione, 
nella sequenza temporale in cui appaiono nel calendario.

O Sapientia O Sapienza 17 dicembre
O Adonai O Signore 18 dicembre
O Radix Jesse O Radice di Jesse (stirpe di Jesse) 19 dicembre
O Clavis David O Chiave di Davide 20 dicembre
O Oriens O Astro che sorgi 21 dicembre
O Rex Gentium O Re delle genti 22 dicembre
O Emmanuel O Emmanuele (Dio che vieni) 23 dicembre

Peraltro, osservando le iniziali delle parole dopo la 'O', e cioè i titoli attribuiti a Gesù, si può notare una singolare volontà dell'antico, anonimo scrittore.

Leggendo queste lettere dall'ultima alla prima (Emmanuel, Rex, Oriens, Clavis, Radix, Adonai, Sapientia) otteniamo ERO CRAS, che significa: "Ci sarò domani".

L'annuncio cioè della nascita del Salvatore Gesù il giorno successivo.

Per chi volesse leggerle in integrale, riporto sotto il testo latino e la traduzione italiana
di tutte le antifone maggiori. 

Testo originale latino

«O Sapientia,
quae ex ore Altissimi prodisti,
attingens a fine usque ad finem,
fortiter suaviter disponensque omnia:
veni ad docendum nos viam prudentiae.

O Adonai,
et dux domus Israël,
qui Moysi in igne flammae rubi apparuisti,
et ei in Sina legem dedisti:
veni ad redimendum nos in brachio extento.

O Radix Jesse,
qui stas in signum populorum,
super quem continebunt reges os suum,
quem gentes deprecabuntur:
veni ad liberandum nos,
jam noli tardare.

O Clavis David,
et sceptrum domus Israël,
qui aperis, et nemo claudit,
claudis, et nemo aperit:
veni, et educ vinctum
de domo carceris,
sedentem in tenebris,
et umbra mortis.

O Oriens,
splendor lucis aeternae,
et sol justitiae:
veni, et illumina
sedentes in tenebris,
et umbra mortis.

O Rex Gentium,
et desideratus earum,
lapisque angularis,
qui facis utraque unum:
veni, et salva hominem,
quem de limo formasti.

O Emmanuel,
Rex et legifer noster,
expectatio gentium,
et Salvator earum:
veni ad salvandum nos,
Domine, Deus noster.»

Traduzione italiana

«O Sapienza,
che esci dalla bocca dell'Altissimo,
ed arrivi ai confini della terra,
e tutto disponi con dolcezza:
vieni ad insegnarci la via della prudenza.

O Adonai,
e condottiero di Israele,
che sei apparso a Mosè tra le fiamme,
e sul Sinai gli donasti la legge:
redimici col tuo braccio potente.

O Radice di Jesse,
che sei un segno per i popoli,
innanzi a te i re della terra non parlano,
e le nazioni ti acclamano:
vieni e liberaci,
non fare tardi.

O Chiave di David,
e scettro della casa di Israele,
che apri e nessuno chiude,
chiudi e nessuno apre:
vieni e libera lo schiavo
dal carcere,
che è nelle tenebre,
e nell'ombra della morte.

O (astro) Sorgente,
splendore di luce eterna,
e sole di giustizia:
vieni ed illumina
chi è nelle tenebre,
e nell'ombra della morte.

O Re delle Genti,
da loro bramato,
e pietra angolare,
che riunisci tutti in uno:
vieni, e salva l'uomo,
che hai plasmato dal fango.

O Emmanuel,
nostro re e legislatore,
speranza delle genti,
e loro Salvatore:
vieni e salvaci,Signore, nostro Dio.»

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